NOTA SULLA PERMANENZA DEI GRAFFI SULLA PINNA DORSALE DEL GRAMPO
Vittorio Fadda, Sabina Airoldi Istituto Tethys
Nell’ambito delle ricerche sui cetacei la foto-identificazione riveste un ruolo fondamentale per gli studi sulle dimensioni delle popolazioni, fedeltà al sito, area di distribuzione, struttura sociale e comportamento delle diverse specie. Il grampo (Grampus griseus), grazie alla presenza dei graffi e di altre depigmentazioni che si accumulano nel corso del tempo, è probabilmente la specie che maggiormente si presta a questa tecnica d’indagine.
Ben poco è stato però pubblicato sull'effettiva permanenza nel tempo di questi segni e quindi della loro efficacia per la foto-identificazione. Nel corso delle ricerche condotte dall’Istituto Tethys nel Mar Ligure, dal 1990 al 1999, sono stati foto-identificati circa 150 grampi. Di questi sono stati esaminati 19 esemplari, riavvistati nell'arco di 6-9 anni. Lo studio ha voluto comparare i cambiamenti avvenuti nel disegno dei graffi su entrambi i lati della pinna dorsale. L'analisi delle foto dimostra che la maggior parte dei segni, usati per la foto-identificazione, rimane stabile nel tempo o cambia leggermente, permettendo la ri-identificazione degli individui a distanza di 6-9 anni dall’ultimo avvistamento. Solo per un esemplare sono state evidenziate significative differenze, che hanno richiesto il supporto dei segni presenti sul corpo. Ulteriori ricerche potranno stimare eventuali relazioni esistenti tra età ed estensione delle aree depigmentate e verificare eventuali differenze tra maschi e femmine fornendo un ulteriore contributo alla conoscenza di questa specie.

anno 1991 e anno 1999


La variazione dei graffi della pinna dorsale su due individui
("trigger" e "ombrello") di grampo in otto anni (foto:Istituto Tethys)