MUVA - Museo della Valle dell'Adda

Il MUVA - Museo della Valle dell'Adda è il museo sul medio corso del fiume presso il Parco Adda Nord.
Ospitato negli spazi di Villa Gina, a Trezzo sull'Adda, è formato da cinque sale e propone una visita complessiva alla storia, alla natura e alla geografia del Parco.
In pochi luoghi al mondo come in questa area, storia, natura, opere dell'uomo, industria e arte si sono intrecciate per creare un tessuto inestricabile, vivo e in evoluzione da secoli.

Per il MUVA abbiamo curato il progetto museografico, il coordinamento generale e tutte le parti interattive.
Lo studio A4A design ha curato il progetto architettonico e illuminotecnico, mentre molti collaboratori hanno fornito testi, immagini storiche, reperti, riprese video originali e testimonianze.
Tutte cose che sono confluite in un impianto museografico ricco, originale e di impatto.

Fra le installazioni troverete un lungo tavolo geografico interattivo.
È una lunga mappa sensibile, con oltre sei metri di sviluppo, del territorio del Parco.
Il piano della mappa riconosce la posizione di un puntatore che il visitatore appoggia lungo punti di interesse predeterminati.
L'azione sulla mappa è del tutto intuitiva.
Quando un punto viene selezionato, posando il puntatore, vengono riprodotti contenuti video originali che descrivono il valore naturalistico, la storia o le architetture del luogo.
L'azione sulla mappa è del tutto intuitiva.
Quando un punto viene selezionato, posando il puntatore, vengono riprodotti contenuti video originali che descrivono il valore naturalistico, la storia o le architetture del luogo.
Il percorso del fiume è stato preparato per essere anche toccato, e quindi seguito da visitatori non vedenti.

Ciascun punto sensibile, messo in evidenza sulla mappa, è descritto con un video in due lingue.
Immagini inedite provenienti da collezioni private e da album di famiglia fanno da testimoni del tempo e delle peculiarità dei luoghi.
Cinque fogli tematici trasparenti, ciascuno da sovrapporre ad una area delle mappe identificate sui tavoli, attivano contenuti extra e aiutano a comprendere eventi e geografie che potrebbero altrimenti rimanere nascoste nelle pieghe della storia.
Immagini inedite provenienti da collezioni private e da album di famiglia fanno da testimoni del tempo e delle peculiarità dei luoghi.
Cinque fogli tematici trasparenti, ciascuno da sovrapporre ad una area delle mappe identificate sui tavoli, attivano contenuti extra e aiutano a comprendere eventi e geografie che potrebbero altrimenti rimanere nascoste nelle pieghe della storia.

In continuità con la sala della mappa, troverete uno scorcio dell'ambiente presente in un impianto di tessitura all'inizio del secolo scorso.
È una parete che ricorda il muro esterno di un opificio.
Lì, attraverso due fessure fra i mattoni, sorpresi dai rumori della fabbrica, è possibile vedere uno scorcio di quanto era presente in una fabbrica, leggendo alcuni dati di esempio sulle produzioni dell'epoca.
Un altro locale vi conduce alla vista ravvicinata dell'ambiente di palude.
Sono tutte riprese originali eseguite nella Palude di Brivio, sia in aria che sott'acqua.
È una parete che ricorda il muro esterno di un opificio.
Lì, attraverso due fessure fra i mattoni, sorpresi dai rumori della fabbrica, è possibile vedere uno scorcio di quanto era presente in una fabbrica, leggendo alcuni dati di esempio sulle produzioni dell'epoca.
Un altro locale vi conduce alla vista ravvicinata dell'ambiente di palude.
Sono tutte riprese originali eseguite nella Palude di Brivio, sia in aria che sott'acqua.

Lo Studio del Naturalista ha al centro un tavolo interattivo che rappresenta la mente dello scienziato, la sua capacità di interpretare il mondo leggendone i segni e le relazioni.
Il tavolo contiene un grande schermo e un sistema che identifica gli oggetti che vengono appoggiati sul tavolo stesso.
Tutti gli oggetti della stanza vengono riconosciuti e spiegati dal tavolo. I visitatori sono sollecitati a prendere gli oggetti, toccarli, spostarli e farseli raccontare.
Il tavolo contiene un grande schermo e un sistema che identifica gli oggetti che vengono appoggiati sul tavolo stesso.
Tutti gli oggetti della stanza vengono riconosciuti e spiegati dal tavolo. I visitatori sono sollecitati a prendere gli oggetti, toccarli, spostarli e farseli raccontare.
Il tavolo interattivo, che abbiamo chiamato "La Mente del Naturalista", è anche lo strumento di interpretazione dell'acquario fluviale virtuale, che raccoglie venti specie di pesci presenti in queste acque.






